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Intervista al Ministro La Loggia

Italia Oggi, 12/01/2004

La ricognizione dei principi fondamentali che regolano il mondo professionale è praticamente pronta. Entro la fine del mese di gennaio, dunque, dovrebbe essere messa nero su bianco in un decreto legislativo che sarà approvato dal consiglio dei ministri. Su quella base sarà possibile, poi, stabilire una volta per tutte quali sono le competenze che spettano in esclusiva allo stato. E indicare dunque di conseguenza le materie e i settori che invece sono soggetti alla legislazione concorrente delle regioni.

È questa la tabella di marcia del ministro per le politiche regionali Enrico La Loggia che sta lavorando alla definizione dei principi generali che regolano le 23 materie che l'articolo 117 della Costituzione attribuisce in modo concorrente alle regioni. Il primo dei decreti legislativi in materia sarà proprio dedicato alle professioni. Mentre è in corso la rilettura del disegno di legge elaborato dalla commissione Vietti con l'obiettivo di eliminare dal testo tutto ciò che non è compatibile con le competenze dello stato. Due interventi che andranno di pari passo, insomma, spiega La Loggia in questa intervista rilasciata a ItaliaOggi, per cercare di riparare all'errore commesso con la riforma costituzionale che ha ´erroneamente attribuito alle regioni il potere legislativo concorrente in materia di professioni'.

Domanda. A che punto è il lavoro di ricognizione?
Risposta. Stiamo lavorando duramente all'elaborazione dei principi generali che regolano le 23 materie di legislazione concorrente, così come prevede la legge 131, che porta il mio nome e che è stata approvata nel corso di quest'anno. Posso dire che il provvedimento sulle professioni dovrebbe essere il primo a essere licenziato.

D. Come si sta svolgendo il lavoro?
R. Abbiamo affidato il lavoro di ricognizione a tre istituti universitari di ricerca che hanno svolto al meglio il compito che era stato assegnato loro, sulla base del quale ora gli uffici legislativi dei ministri competenti stanno mettendo a punto l'articolato. Una volta pronta la bozza, questa sarà esaminata dai responsabili politici della maggioranza e quindi inviata agli ordini professionali, affinché possano fare le proprie osservazioni.

D. Dopodiché?
R. Accanto a questo lavoro stiamo preparando una rilettura del disegno di legge elaborato dalla commissione Vietti. Bisogna, infatti, eliminare dal testo tutto ciò che non è compatibile con le competenze dello stato, che a questo punto saranno del tutto chiare.

D. Questi due interventi possono andare di pari passo?
R. Certamente. Possono camminare insieme visto che sono strettamente legati. Bisogna tenere conto, comunque, che stiamo cercando di riparare un danno che è stato il precedente governo a fare approvando una riforma costituzionale che erroneamente ha attribuito le professioni al potere concorrente delle regioni. Tant'è vero che speriamo in futuro di mettere fine del tutto a questo errore modificando l'articolo 117. Ma questo tipo di intervento richiede tempo, visto che sono modifiche di rango costituzionale. Per il momento, quindi, sarà il decreto legislativo, che è in dirittura d'arrivo, a dissipare il campo dai dubbi.

D. In queste ultime settimane la Corte costituzionale si è espressa più volte censurando le leggi regionali che invadono il campo delle competenze statali...
R. Questo dimostra quanto sia utile il lavoro di ricognizione che stiamo compiendo e comunque è ovvio che si dovrà tenere conto dei rilievi della Consulta.

D. In attesa del decreto chiarificatore cosa direbbe alle regioni che sono in procinto di emanare nuove leggi in materia?
R. In primo luogo di usare il buon senso. L'intreccio delle competenze e delle materie che sottengono l'argomento professioni è troppo vasto per non dare adito a confusioni di ogni genere, ecco perché era necessario mantenere l'esclusiva dello stato. Inoltre, direi loro di soprassedere visto che, almeno per quanto riguarda le professioni il provvedimento è ormai in arrivo.

D. Possiamo fare una previsione sui tempi di approvazione del dlgs?
R. Credo che entro gennaio saremo pronti.



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